A scuola ce la insegnano male la scienza. Uno si fa l’idea che la scienza sia garantita dall’univocità del giudizio. Questa è la verità. Nella scienza la verità trova la sua manifestazione migliore. Come in una religione, ma un pochino meglio. Che gli scienziati sono più credibili di signori che, vestiti spesso in forme discutibili, raccontano di storie incredibili, ma vere. Ma sempre incredibili, però. La scienza, invece, no. La scienza c’ha l’esperimento. Lì non si sgarra.
Perché non affidargli il governo a questi scienziati, dunque? Non sbagliano come i nostri politici. Quelli sono corrotti, c’hanno interessi personali, vogliono fare carriera. E poi, diciamo, la politica è un lusso per tempi normali, quando non è a rischio la tua stessa esistenza, quella dei tuoi cari, del genere umano. No no, già quelli sono ladri al tempo di pace. Come mettersi nelle loro mani al tempo della guerra?
Poi, li senti parlare gli scienziati. E non è che proprio sono tutti d’accordo. Ma come la scienza non aveva una sola verità? E l’esperimento? Non funziona che lo ripeti, lo ripeti, lo ripeti e ti dà sempre lo stesso risultato? Vabbé, pensi, ci sarà qualcuno che c’ha ragione, uno più scienziato dell’altro. E così continui ad ascoltarli. Non ti quieti. Cominci a guardare nelle pieghe dei loro discorsi. Vorranno dirci le cose, ma non possono, pensi. Loro, però, lo sanno come stanno le cose.
Quando, però, cominci a sentirli parlare come filosofi è lì che ti smarrisci. Gli avevi consegnato le tue ultime speranze. A loro, che non hanno neanche il tempo per pettinarsi, tanto sono impegnati a trovare la verità. Ma li guardi bene. Altro che non pettinarsi. Sono diventati delle star. C’hanno proprio le movenze delle star. I vestiti. Le acconciature. Ma sono gli unici ad avere a disposizione il parrucchiere?
Comunque. Scopri che il virus non è un animaletto piccolino, piccolino. Infido. Che ti entra dentro e ti uccide. E la colpa è del vicino di casa che si ostina stringerti la mano, ti parla troppo da vicino. Ti parla, soprattutto. No, il virus è uno sciame. E te li immagini tutti questi infetti che se solo potessimo vederlo ci apparirebbero avvolti da nuvole di virus. Non tutti allo stesso modo, però. Perché, poi, dipende dalla capacità virale. Queste nuvole sono più o meno dense, più o meno larghe. Ho capito. Meglio, però, stargli alla larga a questi infetti.
Eh, no. Dipende anche da te. Non è che gli untori ungono tutti allo stesso modo. Dipende da te se ti fai prendere dal virus. Dipende dal fatto che sei vecchio, ammalato, abiti in città inquinate, ci sono le metropolitane, tante fabbriche, stai in un pizzo di montagna. Insomma, è tutto molto più complesso di quanto ti potessi aspettare. Scopri che gli scienziati non ti bastano. Forse non vanno bene quelli che ti hanno proposto. Ce ne vogliono degli altri. Magari che guardino alla natura come una cosa un po’ più complessa, che ne riconoscano la complessità. Che non la riducano al loro esperimento. L’unico che hanno fatto. Per il quale sono stati pagati. Ricominci a ricordare che la politica l’avevamo inventata per non consegnarci ai sacerdoti.
Leave a Reply