I più agguerriti sostenitori del Ponte scrivono nei loro documenti e nei loro comunicati che il costo dell’opera è di 3,9 miliardi di euro compresi collegamenti stradali e ferroviari in Sicilia e in Calabria. Si tratta di una notizia che evidentemente risente di una carenza di aggiornamento da parte di chi la sostiene. E’ giusto, dunque, fornire qualche dato in più:
1. Il 1° agosto 2003 il Cipe con del. N. 66 approva il progetto preliminare del Ponte e dei suoi collegamenti. Il valore stimato a prezzi 2002 è di 4,6 miliardi di euro.
2. Il 27 marzo 2006 viene sottoscritto il contratto tra Stretto di Messina Spa (società concessionaria per la progettazione e la costruzione del Ponte sullo Stretto) e l’Associazione Temporane d’Imprese Eurolink con a capo Impregilo per 3, 9 miliardi di euro per la progettazione definitiva ed esecutiva e per la realizzazione dell’opera.
3. La delibera 24/2009 della Corte dei Conti segnala che nel Piano economico-finanziario approvato dal Commissario straordinario della Stretto di Messina Spa (Pietro Ciucci) viene evidenziato che per effetto dei meccanismi di aggiornamento dei corrispettivi previsti nei precedenti contratti di affidamento l’importo complessivo dell’investimento raggiunge i 6,3 miliardi di euro.
4. Il 29 luglio 2011 il CdA della Stretto di Messina Spa approva il Progetto definitivo del Ponte sullo Stretto. Dalla rilevazione dell’AVCP (l’attuale ANAC, l’Autorità Nazionale Anticorruzione) si rileva che “il nuovo importo contrattuale che verrà presentato al CIPE” è di 6,7 miliardi di euro. Con le somme a disposizione (attività di Project management consulting, monitoraggio ambientale …) che ammontano a 1,8 miliardi di euro, l’importo complessivo arriva a 8,5 miliardi.
Entusiasta, all’indomani dell’approvazione del Progetto definitivo da parte del CdA della Stretto di Messina Spa, Pietro Ciucci affermava, appunto: “L’investimento complessivo previsto nel piano economico finanziario viene aggiornato da 6,3 a 8,5 miliardi. I maggiori costi sono da mettere in relazione alle varianti rese necessarie dalle sopravvenute norme tecniche, alle varianti che hanno arricchito il progetto come la realizzazione del sistema metropolitano per l’intera area dello Stretto, il recupero di ampie aree fronte-mare e la realizzazione di un’area direzionale che con il progetto Libeskind diverrà un punto d’incontro di culture e di religioni al centro del Mediterraneo.
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